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RIMBORSO CIP6: Sabato 20 Febbraio, partecipa anche tu !

febbraio 19, 2010

RIMBORSO BOLLETTE ENEL: SI PUO’ FARE!



I Movimenti a 5 Stelle di Grosseto e Follonica uniti contro il Cip6 e l’incenerimento dei rifiuti. L’evento è organizzato per diffondere le informazioni riguardanti l’ ingiusta tassa del Cip 6, la prassi per chiederne la restituzione e sensibilizzare la cittadinanza nei confronti delle tematiche ambientali implicate nell’incenerimento.

L’evento è stato intitolato “CIP6 .. o ci fai?” e avrà luogo all’inizio del Corso Carducci  di, fronte a Calzedonia a Grosseto ed al Casello Idraulico di via Roma a Follonica, sabato 20 Febbraio 2010 dalle ore 10:30 alle ore 20:00.

Il CIP6 è una delibera del Comitato Interministeriale Prezzi risalente al 1992, con cui sono stabiliti prezzi incentivati per l’energia elettrica prodotta con impianti alimentati da fonti rinnovabili e “assimilate”. In quella delibera tra le assimilate sono stati inseriti i Rifiuti.

Siamo l’unico paese europeo che incentiva con fondi statali l’energia elettrica prodotta dagli inceneritori a scapito di quelle veramente rinnovabili (come l’eolico o il fotovoltaico)

Nel 2001 la Commissione Europea (dir.europea 2001/77/CE) stabilisce che “la frazione non biodegradabile dei rifiuti non può essere considerata fonte di energia rinnovabile “, quindi gli inceneritori non possono essere considerati fonti rinnovabili di energia e l’Italia viene condannata per aver utilizzato impropriamente il Cip 6.

Nonostante questo lo stato italiano ha lasciato che questi contributi continuassero a impinguare le casse delle società che gestiscono gli impianti di incenerimento di rifiuti, che, pur di aumentare i loro utili, continuano a bruciare plastica, carta e legno. I nostri soldi sarebbero dovuti andare a finanziare e sviluppare le vere energie rinnovabili

, creando posti di lavoro sani, sviluppo tecnologico, benessere per tutti, senza depredare le risorse in esaurimento.

L’Associazione Diritto al Futuro nasce con lo scopo di impugnare la sentenza della Commissione Europea  e portare avanti una vertenza a livello nazionale per far restituire il 7% dell’ammontare delle bollette, ingiustamente tolto dal 2001 ad oggi.

I Movimenti di Grosseto e Follonica intendono diffondere questa iniziativa e raccogliere le adesioni a questa causa: NON INCENTIVIAMO I TUMORI, NON INCENERIAMO IL FUTURO.

Chiunque sia intenzionato a partecipare a questa iniziativa, è pregato di munirsi di

1. fotocopia del documento di identità dell’intestatario del contratto col fornitore di energia elettrica,

2. fotocopia del frontespizio di una bolletta

3. 10€ (privati), 20€ (aziende) per l’iscrizione all’Associazione Diritto Al Futuro

Difendi un tuo diritto: OGNI DIRITTO NON ESERCITATO E’ UN DIRITTO PERSO

Una via per Falcone e Borsellino. Non siamo soli !

febbraio 16, 2010

Abbiamo appreso con molto piacere che non siamo soli e che Sinistra e Libertà appoggerà la nostra proposta e si prenderà carico di rappresentarla presso il consiglio comunale.

L’ importante è che passino le buone idee!

Elettricità: con le ispezioni 91 milioni di euro da restituire in bolletta

febbraio 15, 2010

SABATO 20 FEBBRAIO

FOLLONICA, VIA ROMA PRESSO EX CASELLO IDRAULICO

CAMPAGNA DI ADESIONE PER LE RICHIESTE DI RIMBORSO

Elettricità: con le ispezioni 91 milioni di euro da restituire in bolletta

Il bilancio delle verifiche dell’Autorità sugli incentivi Cip 6 alle fonti rinnovabili e assimilate

Milano, 02 gennaio 2008

91 milioni di euro di incentivi indebitamente percepiti da restituire nelle bollette dei consumatori. E’ questo il risultato dei controlli che l’Autorità per l’energia elettrica e il gas ha effettuato nel biennio 2006-2007 sugli operatori attivi nella produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili e assimilate. Dei 91 milioni di euro, 27 sono stati già restituiti, per gli altri sono in corso le operazioni di recupero. Le violazioni accertate sono il frutto delle quasi 100 ispezioni effettuate dall’Autorità, in collaborazione con la Cassa conguaglio per il settore elettrico (CCSE), sugli impianti che usufruiscono degli incentivi “Cip 6” per la produzione da fonti rinnovabili, assimilate e da cogenerazione. Il programma di ispezioni proseguirà per tutto il 2008 e prevede di arrivare ad un totale di circa 150 verifiche.

Sul totale dei 91 milioni di euro, 59 circa sono relativi ad importi indebitamente percepiti da impianti “assimilati” e 32 relativi all’obbligo di acquisto dei ‘certificati verdi’, per impianti che non rispettavano le norme della cogenerazione.

Nel dettaglio, gli accertamenti finora conclusi hanno coinvolto 97 impianti, per una potenza installata complessiva di circa 6,900 MW, di cui il 54% circa costituita da produzione da fonti assimilate. Questa attività ha consentito di incassare subito, con conseguente alleggerimento del Conto per nuovi impianti da fonti rinnovabili e assimilate (componente A3 della bolletta), circa 27 milioni di euro, relativi ad incentivazioni indebitamente percepite da impianti “assimilati” nell’ambito del provvedimento Cip n. 6/92. I recuperi sono destinati a produrre effetti anche con riferimento alle produzioni dei prossimi anni, contribuendo a ridurre per il futuro il fabbisogno del conto A3.
Oltre ai recuperi amministrativi, la campagna di ispezioni ha innescato un circolo virtuoso, spingendo gli operatori a svolgere verifiche interne ed a rispettare le norme.

Il provvedimento Cip 6 e le ispezioni dell’Autorità

Il provvedimento Cip n. 6/92 continua a rappresentare il più rilevante sistema di incentivazione delle fonti rinnovabili e cosiddette assimilate, sia in termini di quantità di energia ritirata dalla rete pubblica (50 TWh, di cui circa l’80% prodotta da impianti alimentati da fonti assimilate alle rinnovabili, che includono i combustibili fossili commerciali), sia in termini di oneri posti a carico del sistema pubblico. Detti oneri ammontano infatti a circa 3.600 milioni di euro all’anno e costituiscono il più rilevante dei cosiddetti oneri generali del sistema elettrico (oneri parafiscali), posti a carico dei clienti finali del servizio elettrico attraverso la componente A3 della tariffa elettrica, che incide per circa l’8% della tariffa media nazionale prima delle imposte. Il provvedimento Cip n. 6/92 esaurirà i suoi effetti solo nel 2020, con un onere complessivo previsto tra 20 e 25 miliardi di euro.

In considerazione della rilevanza economica degli oneri posti a carico del sistema elettrico dal provvedimento Cip 6, l’Autorità, sin dal 2004, ha deciso di intensificare ed estendere le verifiche ed i sopralluoghi sugli impianti di produzione incentivati, avvalendosi della Cassa conguaglio per il settore elettrico. La CCSE ha quindi costituito un Comitato di esperti che ha emanato un Regolamento per l’effettuazione delle verifiche e dei sopralluoghi ed ha proceduto alla selezione, tramite bandi, di un pool di esperti verificatori provenienti dal mondo universitario e dall’industria.

Il programma di verifiche ispettive sugli impianti di produzione incentivati, per accertare la sussistenza dei presupposti secondo i quali gli impianti hanno usufruito di incentivazioni, prevedeva un obiettivo triennale di 150 impianti da verificare, tramite sopralluogo, di cui la terza annualità (2008), recentemente approvata dal Comitato di gestione della CCSE, riguarderà 50 impianti per oltre 3.200 MW.

NOTA

Le fonti rinnovabili. Secondo il Cip 6, sono considerati impianti alimentati da fonti rinnovabili quelli utilizzano il sole, il vento, l’acqua, le risorse geotermiche, le maree, il moto ondoso e la trasformazione dei rifiuti organici e inorganici o di biomasse;

Le fonti energetiche ‘assimilate’ sono risorse di origine fossile; il Cip 6 comprende gli impianti di cogenerazione, gli impianti che utilizzano calore di recupero, fumi di scarico e gli impianti che utilizzano gli scarti residui di lavorazione e/o di processi e quelli che utilizzano fonti fossili prodotte esclusivamente da giacimenti minori. L’80,5% dell’energia elettrica Cip 6 è prodotta da fonti assimilate.

Gran Bretagna, nuove prove sulla pericolosità dei termovalorizzatori

febbraio 13, 2010

Nuove prove dalla Gran Bretagna sulla pericolosità dei termovalorizzatori per la salute umana.

Uno studio inglese dimostra (ancora una volta) l’estrema pericolosità degli inceneritori. Nel sito della “UK Health Research” sono presenti le rilevazioni tra il 2004 e il 2008 nelle zone circostanti l’inceneritore di Kirklees nel West Yorkshire correlate alla mortalità infantile. Le zone sottovento, più esposte alle emissioni dell’inceneritore, presentano una percentuale del 9.6 per mille contro l’1,1 per mille delle zone sopravento.

Il termovalorizzatore di Kirklees produce energia dall’incenerimento di rifiuti solidi urbani.

fonte della notizia: http://www.beppegrillo.it/2010/02/gli_inceneritori_di_erode.html



“Noi non ci stiamo, la via o la piazza dedichiamola a Falcone e Borsellino, non a Craxi.

febbraio 12, 2010

Dopo Il sindaco PD di Scarlino Bizzarri che, qualche giorno fa, commemorava commosso lo statista Craxi, oggi abbiamo il PDL follonichese che parla di riavviare la discussione della sua figura e lancia l’idea di dedicargli una strada.

Una convergenza quanto meno singolare che deve far pensare tutti i cittadini onesti di come la politica cerchi sempre e solo di autoassolversi, aldilà delle evidenze e della decenza, rimovendo dalla memoria i fatti scomodi.

Ricordiamoli, i fatti, ai distratti e agli smemorati:

Al momento della morte, nel gennaio del 2000, Bettino Craxi era stato condannato in via definitiva a 10 anni per corruzione e finanziamento illecito (5 anni e 6 mesi per le tangenti Eni-Sai; 4 anni e 6 mesi per quelle della Metropolitana milanese).

Altri processi furono estinti “per decesso del reo”: quelli in cui aveva collezionato tre condanne in appello a 3 anni per la maxitangente Enimont (finanziamento illecito), a 5 anni e 5 mesi per le tangenti Enel (corruzione), a 5 anni e 9 mesi per il conto Protezione (bancarotta fraudolenta Banco Ambrosiano); una condanna in primo grado prescritta in appello per All Iberian; tre rinvii a giudizio per la mega-evasione fiscale sulle tangenti, per le mazzette della Milano-Serravalle e della cooperazione col Terzo Mondo.

I soldi servivano per i finanziamenti per il Psi?  No!

Craxi rubava soprattutto per sé e i suoi cari, per comprare aerei, appartamenti, stazioni televisive, alberghi e quant’altro serviva a sé e a suoi prediletti:

“Sono stati trovati quattro conti personali: quello intestato alla società panamense Constellation Financière presso la banca Sbs di Lugano; il Northern Holding 7105 presso la Clariden Bank di Ginevra; quello intestato a un’altra panamense, la International Gold Coast, presso l’American Express di Ginevra; e quello aperto a Lugano a nome della fondazione Arano di Vaduz.” ( Marco Travaglio, da “Il Fatto Quotidiano”, 30 dicembre 2009)

Sulla levatura morale di Craxi difficilmente ci possono, perciò, essere interpretazioni. Anche la sua figura di statista è ricca di ombre, basti pensare che durante il suoi governi, anche a causa della corruzione, il debito pubblico esplose dall’70% del PIL (1983) al 88,6% (1987).Una corsa proseguita poi con Andreotti e infine con il pupillo Berlusconi (120% nel 1994).

Dello statista Craxi stiamo ancora oggi  pagando i conti

A questa persona, ad un latitante, condannato in contumacia per corruzione si vorrebbe dedicare una strada?

Per chi concepisce la politica  come inseparabile dall’etica e dalla morale questa è un’ idea inaccettabile.

Riteniamo che intitolare una via sia un onore da concedere a chi si è distinto nella positività. Intitolarla a Craxi è un atto di riabilitazione di un corrotto, un oltraggio  alla dignità degli onesti.

Ecco perché, invece, proponiamo di intitolala a Falcone e Borsellino.”

Come al solito ci ha pubblicato solo il corriere di maremma

Sabato 20 febbraio – raccolta richieste per il rimborso del CIP6

febbraio 9, 2010

Comunicato stampa del 27-01-2010

gennaio 26, 2010

Il seguente comunicato è stato inviato ai media locali.

Il MoVimento Follonica  Cinque Stelle saluta con piacere la nascita del Popolo Viola anche a Follonica.

Molti di noi sono stati contagiati dalla splendida giornata del 5 dicembre 2009, dall’aria pulita che si respirava guardando le persone che sfilavano pacificamente per Roma chiedendo il rispetto della legalità e le conseguenti dimissioni del pluriindagato e troppe volte amnistiato Berlusconi.

Abbiamo condiviso un clima di unità con quella parte della nazione che vuole resistere alla deriva autoritaria, riaffermare di essere ancora  un paese democratico, che non è in vendita al primo plutocrate di passaggio.

Il Popolo Viola: un movimento trasversale, unito negli scopi pur nella varietà delle sue anime, che fa del rispetto della costituzione e della legalità il suo obiettivo principale,

E’ per questo che noi, in qualità di semplici cittadini, appoggeremo con entusiasmo le iniziative che il Popolo Viola di Follonica metterà in essere nella città.

In un paese dove i Mangano sono eroi, dove ai ladri latitanti si vogliono dedicare strade e dove i media celebrano nani e ballerine pensiamo che ci sia bisogno di momenti collettivi di protesta, di riflessione e di proposizione.

Noi siamo disponibili, speriamo lo siano anche altri.

Risultati elezioni comunali 6-7 giugno 2009

gennaio 24, 2010

FOLLONICA 5 STELLE” è la terza forza politica della città per voti di lista.

RISULTATI DELLE ELEZIONI COMUNALI DEL 6-7 GIUGNO 2009:

39.49% PARTITO DEMOCRATICO
31.05% IL POPOLO DELLA LIBERTA’
3.90% FOLLONICA 5 STELLE
3.85% ALLEANZA DI CENTRO
3.16% LISTE CIVICHE PER FOLLONICA
2.86% RIFONDAZIONE COMUNISTA SIN. EUROPEA
2.44% COMUNISTI ITALIANI PER LA SINISTRA
2.35% IO AMO FOLLONICA – SOCIALISTI RIFORMISTI
2.34% LEGA NORD
2.19% ITALIA DEI VALORI
2.10% SINISTRA PER FOLLONICA
1.55% UNIONE DI CENTRO
1.36% UMANS
1.36% ASCOLTA IL CITTADINO

SIT-IN in difesa della COSTITUZIONE ITALIANA

gennaio 24, 2010

In data 30 gennaio 2010 avrà luogo un Sit-In in difesa della Costituzione Italiana in contemporanea in tutte le piazze d’ Italia. L’ evento è organizzato dal Popolo Viola.

Il MoVimento Follonica 5 stelle parteciperà all’ iniziativa e vi da appuntamento di fronte al Comune dalle ore 10,30 alle ore 13,00

Di seguito il volantino della manifestazione da stampare e diffondere.

VOLANTINO COSTITUZIONE WORD 1

VOLANTINO COSTITUZIONE WORD2

Comunicato stampa del 23-01-2010

gennaio 22, 2010

Il seguente comunicato stampa è appena stato inviato a tutti i giornali e media del territorio.

Giocano sulla nostra pelle.

Siamo molto preoccupati della piega che sta prendendo la revisione della VIA dopo la pubblicazione delle conclusioni dell’ Inchiesta Pubblica e la successiva determina dell’ufficio ambiente, che si è limitato ad una parziale, parzialissima  revoca di un pezzo della VIA.

Eppure la Commissione d’inchiesta era stata chiara sulle omissioni, scorrettezze, mancanze e superficialità con cui erano stati presentati e valutati i documenti di Scarlino Energia e autorizzata una VIA che non poteva e non doveva essere concessa e che la Commissione ha chiesto perciò di ritirare.

Giocano sulla nostra pelle, con le nostre vite e noi, a questo punto non ci accontentiamo più neanche delle conclusioni dell’Inchiesta Pubblica, ora vogliamo sapere.

Vogliamo sapere come e da chi sia stato accettato e convalidato senza obiezioni sostanziali un documento (nemmeno firmato) sulla direzione e prevalenza dei venti, che riporta non la situazione della piana follonichese, ma quella di Pisa aeroporto.

Vogliamo sapere come mai lo studio di Valutazione Sanitaria richiesto dall’ASL nel sintetico contraddittorio, non è stato fatto e chi, quale funzionario, dirigente o responsabile ha trasformato la richiesta in un “non è necessario”.

Vogliamo sapere chi ha accettato le carenze impiantistiche, la mancanza dei bruciatori di emergenza e di scarichi adeguati, senza obiettare alcunché.

Vogliamo sapere chi ha fatto pubblicare dalla provincia lavori che riportavano dati contraffatti (lavoro Eliott) sulla incidenza di tumori nei dintorni di inceneritori al fine di tranquillizzare e manipolare la pubblica opinione.

Tutte queste persone hanno dei nomi e delle responsabilità ben precise e noi siamo qui a chiedere: “ vogliamo saperli, è un nostro diritto”.

Vogliamo sapere se ci sono o sono ipotizzabili reati penalmente perseguibili: omissioni di atti di ufficio, pressioni politiche ed economiche indebite o illecite.

Altro che “revoca in autotutela della VIA”! Noi ci aspettiamo che la giunta Marras faccia subito una revoca, senza se e senza ma, per ristabilire, per prima cosa, la legalità violata, e subito dopo apra un’inchiesta che accerti le responsabilità e prenda i provvedimenti amministrativi conseguenti.

Questo ci aspettiamo e se non ha il coraggio di farlo Marras e la sua giunta, chiediamo che gli atti vengano inviati alla magistratura, che a questo punto ci pare l’unica che possa tutelare noi cittadini, la salute dei nostri cari e della popolazione tutta così come recita il troppo dimenticato art. 32 della Costituzione Italiana:

“La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività….”

Loro non si arrenderanno mai (non gli conviene). Noi nemmeno.

Giardelli Ubaldo

MoVimento Follonica 5 Stelle