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PROGRAMMA ELETTORALE

LISTA CIVICA FOLLONICA A 5 STELLE
PROGRAMMA POLITICO-AMMINISTRATIVO

La lista dei candidati al consiglio comunale e alla carica di Sindaco, è contraddistinta dal simbolo “LISTA CIVICA FOLLONICA A 5 STELLE”.

REQUISITI DEI CANDIDATI PER “LISTA CIVICA FOLLONICA A 5 STELLE”

1. All’atto della loro candidatura e nel corso dell’intero mandato elettorale, i candidati non
dovranno essere iscritti ad alcun partito o movimento politico.
2. Il candidato non dovrà avere riportato sentenze di condanna in sede penale, anche non
definitive, né avere procedimenti penali in corso al momento della propria candidatura.
3. Il candidato non dovrà avere assolto in precedenza più di un mandato elettorale, a livello
centrale o locale, a prescindere dalla circoscrizione nella quale presenta la propria
candidatura.
4. Ogni candidato si impegna a rimettere il mandato elettorale ricevuto, nel caso in cui, nel corso del suo svolgimento perda o si dimostri non abbia posseduto fin dall’origine uno o più dei requisiti minimi sopra descritti.
5. Ogni candidato dovrà rendere disponibili le proprie denunce dei redditi e situazione patrimoniale
6. Ogni candidato renderà pubblico, nel rigoroso rispetto della vita privata, il proprio curriculum
7. Ogni candidato darà pubblicamente e preventivamente piena disponibilità alla pubblicazione delle intercettazioni telefoniche che li riguardano, per reati penalmente rilevanti.

UN NUOVO MODO DI AMMINISTRARE

Proponiamo un modo nuovo di amministrare che parta dal coinvolgimento diretto dei cittadini nelle scelte amministrative. Il voto non è una delega in bianco data all’amministratore di turno. Noi ci proponiamo come “VOSTRI DIPENDENTI” e non dipendenti dei partiti.

Il governo della città, i bilanci annuali, il piano regolatore non sono affari solo per i pochi addetti ai lavori. Con LA” LISTA CIVICA 5 STELLE” il cittadino è chiamato a decidere sulle principali scelte.

Ogni progetto di forte impatto sulla cittadinanza sarà reso pubblico ed integrato con le osservazioni dei cittadini. Il Sindaco si renderà disponibile ad incontri per raccogliere ed analizzare pubblicamente opinioni ed idee sui temi trattati. Verranno agevolate tutte le forme di partecipazione popolare utilizzando ogni mezzo, tecnologico e non, al fine di garantire a tutti i cittadini un nuovo modo di fare politica vera, basata sul dialogo e sul confronto tra amministratori ed amministrati.
La “LISTA CIVICA 5 STELLE”instaurerà un dialogo costruttivo anche con i bambini e i ragazzi, perché loro saranno i cittadini di domani ed è quindi importante che crescano nella piena consapevolezza dell’appartenenza alla Comunità in cui vivono.

SIAMO I VOSTRI DIPENDENTI: CONTROLLATECI PURE
INDICE PROGRAMMA

1. ATTIVITA’ ISTITUZIONALI

2. PARTECIPAZIONE

3. SICUREZZA

4. POLITICA ENERGETICA

5. GESTIONE RIFIUTI

6. USO DEL TERRITORIO, EDILIZIA, URBANISTICA

7. IPPODROMO

8. VIABILITA’/TRAFFICO/ AUTOSTRADA

9. ATTIVITA’ PRODUTTIVE E COMMERCIALI

10. AGRICOLTURA

11. ACQUA

12. AMBIENTE

13. POLITICHE SOCIALI

14. SCUOLA

15. SANITA’

16. CULTURA

17. ANIMALI

18. NAUTICA

19. BENI COMUNI

20. RIVISITAZIONE POLITICA DEL TERRITORIO
1. ATTIVITA’ ISTITUZIONALI
Il Comune: una casa di vetro

L’Amministrazione Comunale deve operare in termini di effettiva Trasparenza attraverso:

  • la pubblicazione mensile, sia nel portale internet del Comune sia nella stampa locale, dei compensi erogati a tutti coloro che hanno incarichi di natura “POLITICA”;
  • la pubblicazione sia telematica che cartacea della “Situazione Finanziaria Periodica” al fine di far percepire alla cittadinanza quali sono gli effettivi introiti e relativi esborsi delle casse comunali;
  • il collegamento audio-video alle riunioni del Consiglio Comunale e la trasmissione in tempo reale al fine di garantire un controllo da parte dei cittadini degli argomenti trattati e per una verifica della presenza e/o partecipazione dei propri eletti ai dibattiti;

2. PARTECIPAZIONE
Cessione del potere

  • L’obiettivo è arrivare entro la fine della legislatura a far decidere direttamente ai cittadini almeno il 20% del bilancio comunale
  • Approvazione di sistemi partecipativi, come referendum o assemblee tematiche sulle più importanti questioni: rifiuti (es.referendum sull’inceneritore di Scarlino), urbanistica, beni comuni, ambiente, sviluppo ecc.

Partecipazione delle donne alla politica

  • Bilancio di genere. Il Bilancio di genere è uno strumento che aiuta a modificare le condizioni di vita delle donne e degli uomini in città; occorre perciò che sia condiviso e discusso, che sia il risultato di un processo di partecipazione democratica in cui il Comune riconosca le donne come “portatrici d’interessi”. In questa ottica, ove sia possibile: composizione paritetica (50%) della Giunta e delle commissioni consiliari

“LISTA CIVICA 5 STELLE” si impegna:

  • a sfruttare la rete internet attraverso le tecnologie disponibili (cavo, fibra ottica, wi-max) organizzando centri pubblici attrezzati per la navigazione e pubblicando sul portale del Comune tutte le informazioni, con il duplice scopo di raggiungere il massimo della trasparenza e di aprire le decisioni del comune alla consultazione popolare
  • a diffondere, utilizzando ogni mezzo a disposizione, tutte le notizie riguardanti l’amministrazione comunale ed il suo operato, anche a chi non dispone di un mezzo informatico, rendendo disponibili dei pannelli elettronici di facile consultazione installati in due punti della città.

3. SICUREZZA
Sfatare il mito “Più Polizia uguale Più Sicurezza”

Occorre sfatare il mito della sicurezza come prodotto del potenziamento dei corpi di polizia e della militarizzazione delle aree urbane; la sicurezza è tutela dei diritti delle minoranze e delle fasce deboli della società; una realtà urbana che riconosca le esigenze delle donne, dei disabili, dei bambini, degli anziani e degli emarginati.
In questa ottica proponiamo:

  • Istituzione di corsi finanziati dal comune indirizzati agli anziani ( ma non solo) durante i quali verranno spiegate le più comuni pratiche di truffa ai loro danni.
  • Miglioramento dell’illuminazione pubblica, utilizzando lampade a basso consumo energetico (o a Led) in quelle aree oggi scarsamente illuminate e poco frequentate. Contestualmente si cercherà di far rivivere quelle zone, per esempio favorendone le attività commerciali o culturali
  • Installazione, previa approvazione della cittadinanza, nei punti più critici della città (es. uffici postali) delle telecamere collegate agli organi di pubblica sicurezza onde garantire la sicurezza dei cittadini.

4. POLITICA ENERGETICA
Riduzione degli sprechi: la miglior fonte di energia è il risparmio.

Una progressiva riduzione dei consumi di energia ha come effetto un minor inquinamento ambientale e di conseguenza una migliore qualità della vita. Intendiamo raggiungere tale obiettivo mediante la riduzione degli sprechi e degli usi inefficienti dell’energia.

  • Sarà creato un ufficio apposito (eco-sportello) gestito da persone qualificate, con lo scopo di informare i cittadini sulle tecniche di isolamento per abbattere i consumi e sulla produzione di energia elettrica autonoma. (vedi punto 6, regolamento edilizio)
  • Il comune stesso provvederà all’istituzione di specifici corsi di aggiornamento destinati agli operatori dell’edilizia al fine di diffondere le migliori tecnologie volte al risparmio energetico e favorire la nascita di associazioni di professionisti nel settore.
  • Per l’incentivazione delle ristrutturazioni energetiche il comune stesso potrà far ricorso a una società E.S.C.O. (vedi allegato1) fornendo il sistema di reperire i fondi necessari ai privati che ne facciano richiesta. Il recupero della spesa sostenuta avverrà con il sistema classico di questo tipo di compagnie: l’utente infatti continuerà a pagare per un numero definito di anni le stesse quote di esercizio rispetto al periodo antecedente la ristrutturazione, versando però tali somme alla E.S.C.O., la quale dopo aver saldato le compagnie fornitrici dei servizi recupererà l’investimento effettuato per mezzo del maggior risparmio energetico ottenuto.
  • Il comune provvederà per ogni immobile di sua proprietà a redigere un apposito documento preventivo attestante tutte le dispersioni energetiche presenti nell’edificio, al fine di provvedere a migliorarne l’efficienza anche sotto tale aspetto qualora l’immobile necessitasse di opere di restauro o manutenzione.

Al fine di realizzare il risparmio energetico a cui miriamo, sarà fatto anche uso della fiscalità per incentivare comportamenti virtuosi in termini di riduzione degli sprechi energetici e di penalizzazione dei comportamenti dissipativi. In particolare

Industria:

  • Stimolare il risparmio / produzione di energia non inquinante con incentivi fiscali
  • Contributi mirati ai prodotti la cui produzione è a risparmio energetico, che sono a lunga vita, riciclabili e riparabili.

Piccole imprese e privati:

  • Imposte di urbanizzazione inversamente proporzionali al risparmio energetico .
  • Progettazione e posa in opera di impianti fotovoltaici sugli edifici comunali
  • Obbligo per i nuovi edifici e le ristrutturazioni urbanistiche di installare impianti solari termici per la produzione di acqua calda sanitaria pari almeno al 50% del fabbisogno
  • Graduale sostituzione degli impianti di illuminazione stradale con nuovi a risparmio energetico tipo LED.

5. GESTIONE RIFIUTI
L’obiettivo: “Rifiuti Zero”

Il NO all’inceneritore è un punto centrale del programma, perchè economia, acqua, aria, salute, posti di lavoro, turismo, sviluppo passano obbligatoriamente dal blocco del mostro… non c’è sviluppo o futuro per Follonica se non lo fermiamo; ma dobbiamo essere coscienti che il no non è solo una questione locale, il NO è al sistema dell’incenerimento, comporta una risposta alla questione rifiuti diversa da quelle sin qui prospettate ed è un SI’ agli accordi mondiali per il blocco dei gas serra, Kyoto in testa.
Dobbiamo vedere il NO all’inceneritore come un’occasione irripetibile per ridiscutere il sistema, per proporne uno nuovo, che abbia logiche diverse e che diventi un modello anche per altri comuni, innescando così un ciclo virtuoso

La gestione dei rifiuti va finalizzata prioritariamente alla loro massima riduzione alla fonte. Il rimanente sarà destinato al riciclo, reimpiego e riutilizzo senza l’ausilio di inceneritori e nuove discariche. L’obiettivo è l’opzione “Rifiuti Zero”
Le strade che intendiamo seguire per avvicinarci a questo obiettivo sono:

  • Massima riduzione dei rifiuti alla fonte aumentando la fiscalità a quelle realtà distributive che utilizzano confezioni ed imballaggi superflui. Incentivi fiscali, invece, per quelle realtà che favoriscono la distribuzione della merce in modo eco-compatibile
  • Raccolta rifiuti porta-a-porta fondata sul massimo recupero del materiale prelevato;
  • Tariffa rifiuti fondata sul principio che “chi meno produce, meno paga” e non tassa fondata sui metri quadrati di un appartamento o sul numero dei suoi inquilini;
  • Smaltimento degli imballaggi e ritiro dei prodotti usati a carico di chi li vende e rilancio del vuoto a rendere
  • Istituzione di un organo di formazione e informazione continua che divulghi una maggior consapevolezza del problema smaltimento rifiuti anche attraverso le scuole
  • Promozione di una maggior differenziazione della raccolta utilizzando ad esempio un ritiro speciale per i pannolini e i prodotti farmaceutici.
  • Bonifiche prima di qualsiasi ipotesi impiantistica o industriale al Casone

6. USO DEL TERRITORIO, EDILIZIA, URBANISTICA
STOP al consumo del territorio

Follonica è una città che non vede crescere la propria popolazione, l’incremento demografico è pressoché zero dagli anni ’70, quindi ogni alloggio in più va ad ingrassare solo il mercato delle seconde case. Tutto questo non senza grosse ripercussioni sui prezzi e sui disagi per quei cittadini, soprattutto giovani, che devono andare a cercare nei Comuni limitrofi la loro prima casa..
Il nuovo Regolamento Urbanistico dovrà essere a crescita zero (o quasi) cercando di recuperare le enormi quantità di stabili dormienti sia in città che nella zona industriale

Regolamento Edilizio: benché l’Italia si trovi in una fascia climatica temperata, per il riscaldamento e il rinfrescamento degli edifici necessita una grande quantità di energia valutata attorno al 40% di tutta quella consumata. Ciò deriva dalla mediocre qualità energetica dei nostri edifici che disperdono nell’ambiente molta dell’energia utilizzata.
Migliorando la loro qualità energetica è possibile trasformare una questione d’emergenza in un’opportunità di crescita per l’intero comparto, con notevole vantaggio per l’ambiente e l’occupazione.
Proponiamo perciò:

  • Stop al consumo del territorio e alla costruzione di nuovi alloggi, se non quelli di proprietà pubblica, per le emergenze abitative
  • Incentivare la trasformazione delle seconde case in prime case,
  • Riqualificare l’esistente i con criteri di adattamento al paesaggio e risparmio energetico: pannelli solari, fotovoltaici, coibentazioni, pompe di calore, recupero acqua…
  • Espansione del verde urbano e valorizzazione di parchi e giardini esistenti.
  • Interramento dei cavi dell’ alta tensione
  • Valutazione strategica OBBLIGATORIA dell’impatto ambientale per qualsiasi intervento sul territorio.
  • Uso nell’edilizia di materiali locali, per quanto possibile, e riuso di materiali provenienti dalle demolizioni.
  • Recupero delle acque piovane canalizzando i flussi delle grondaie in serbatoi di accumulo per sciacquoni e irrigazione.
  • Pensare all’utilizzo di una parte del patrimonio pubblico per alloggi di proprietà comunale senza consumo di altro territorio;
  • Prevedere fondi di contributi affitto per le fasce di reddito medio – basse in maniera proporzionale al reddito stesso, fino al massimo del 50%;
  • Verificare la possibilità di espropriare terreni per poi pianificarci aree PEEP VERE e non finte come successo in passato;
  • Destinare risorse all’acquisto nel mercato di alloggi da destinare ai meno abbienti.

7. IPPODROMO
Nessun condono.

Il nuovo ippodromo è stato uno degli argomenti cruciali della scorsa legislatura. Esso infatti rappresenta un’ opera enorme, quasi l’intero bilancio comunale, con notevole attenzione da parte dei poteri forti della città. ..
“LISTA CIVICA FOLLLONICA A 5 STELLE” è intenzionata ad affrontare con la massima serietà questa questione, partendo dall’assunto: “nessun condono” delle abitazioni e nessun abbuono degli oneri di urbanizzazione e costruzione, che a Follonica non avrebbe precedenti.
Posto questo, se l’ippodromo fosse ultimato in tempo utile tanto meglio, ma se non dovessero ancora essere rispettati i tempi di consegna, come più volte è successo in passato, allora saremmo di fronte ad un ennesimo inadempimento contrattuale della società costruttrice con notevole danno alla città. Per cui, proporremo alla società stessa di modificare la convenzione nella parte relativa alle case (vietandone la vendita) e chiederemo la corresponsione degli oneri mai versati.

Se a questa ipotesi di accordo la società non aderirà, allora dichiareremo interrotti i rapporti con la stessa per andare a nuova gara e valuteremo la possibilità di chiedere i danni derivanti dal continuo mancato adempimento contrattuale.
8. VIABILITA’/TRAFFICO/ AUTOSTRADA
Frenare il traffico, muovere le persone

La mobilità è un’esigenza e una libertà fondamentale.
Lo sviluppo del traffico che minaccia la nostra salute, la nostra qualità di vita e l’ambiente, è il risultato di una politica che da molti decenni ha sostenuto un modello di traffico su gomma per le merci e su auto per i cittadini.

Esso è insostenibile.

  • dal punto di vista energetico
  • dal punto di vista dell’occupazione, quasi totale, dello spazio pubblico
  • Perchè implica sempre “più infrastrutture”, con un consumo dissennato di risorse e di territorio

La soluzione probabilmente non esiste, ma se esiste va ricercata ascoltando i cittadini, i quartieri e non imponendo manufatti non condivisi (vedi piste ciclabili assurde e deserte o guardrail e spartitraffico che invece di diminuire, aumentano la pericolosità delle strade)

Piano della Mobilità come superamento del Piano del Traffico
Lo spazio fisico che noi tutti utilizziamo è un bene comune

  • Precedenza alla mobilità delle persone: a piedi, in bicicletta, sulla sedia a rotelle
  • Estensione delle zone pedonali e delle aree a traffico limitato
  • Protezione degli attraversamenti e degli scivoli per i disabili (con inasprimento delle sanzioni per i trasgressori)
  • Spostare le aree di sosta nelle zone periferiche, creando parcheggi d’interscambio gratuiti (o a basso costo) ai margini della città; questo, nel periodo estivo, può rappresentare un’opportunità lavorativa per cooperative di giovani
  • Disincentivare l’ingresso in città con le vetture e rendere l’ambiente urbano più vivibile per i residenti.
  • Implementazione di piste ciclabili sostenibili, interconnesse e condivise con i quartieri
  • Blocco della costruzione di nuove infrastrutture viarie, se non nella periferia
  • Incentivazione del tele-lavoro
  • Incentivazione del consumo di prodotti locali

Ulteriore potenziamento e promozione del trasporto pubblico:

  • Potenziamento dei sistemi di trasporto pubblico, con l’adozione progressiva, ma obbligatoria, di autoveicoli a basso impatto ambientale
  • Potenziamento della rete ferroviaria, sia la linea tirrenica, sia la Grosseto-Siena,
  • Messa in sicurezza e l’adeguamento dell’Aurelia senza pedaggio da Grosseto a Civitavecchia, secondo il progetto Anas, opponendoci all’autostrada tirrenica.
  • Assegnazione di una percentuale dell’addizionale IPPEF all’azienda di trasporti al fine di fornire il servizio di trasporto pubblico in forma gratuita ai meno abbienti e agli ultrasettantenni.
  • Istituzione di un trasporto pubblico con autoveicoli comunali da utilizzare su chiamata durante le ore notturne scoperte dal servizio taxi

9. ATTIVITA’ PRODUTTIVE E COMMERCIALI
Riconversione ecologica e sostenibile

Nel quadro offerto dalla riforma sul Commercio e le Attività Produttive, noi riteniamo che sia compito della prossima amministrazione comunale valorizzare ed incentivare le attività commerciali e produttive presenti sul territorio, ponendo particolare attenzione ai seguenti aspetti:

  • Attivazione dello Sportello Unico delle Imprese, inteso come creazione di un unico servizio competente a trattare le procedure urbanistiche e commerciali riguardanti le attività produttive; questo servizio è anche un’importante occasione per semplificare i procedimenti amministrativi, sia all’interno della stessa amministrazione comunale, sia nei rapporti con altri enti;
  • Utilizzo degli strumenti offerti dalla pianificazione urbanistica e commerciale, per uno sviluppo equilibrato, recependo le diverse esigenze presenti sul territorio (valorizzazione commerciale di alcune zone, regolazione degli orari e pianificazione delle aree commerciali.

10. AGRICOLTURA
Accorciare la filiera

Oggi gli agricoltori locali sono costretti a vendere i prodotti agricoli (spesso ottenuti col bassissimo costo di un lavoro sfruttato e senza diritti, senza vincoli ambientali e sanitari) a prezzi troppo bassi o a lasciare il prodotto sul campo. Nello stesso tempo la forbice tra quanto viene pagato all’agricoltore e quanto paga il consumatore finale si allarga a tutto vantaggio di una intermediazione parassitaria e della distribuzione.
Il problema è che non ci sono, ad oggi, forme pubbliche di controllo del prezzo
Proponiamo perciò:

  • Individuare e mettere in atto le filiere corte per ridurre la distanza tra produttore e consumatore, abolendo le intermediazioni, con vantaggi economici per entrambi.
  • Pubblicizzare e sostenere i GAS (Gruppi di Acquisto Solidale) con iniziative da concordare con i gruppi stessi (es. spazi autogestiti al mercato…..)
  • Incentivazioni alle aziende contadine coltivatrici-dirette a conduzione familiare che praticano l’auto-produzione e vendono le eccedenze per favorire un consumo locale dei prodotti.
  • Attenzione particolare al settore dell’agricoltura biologica come scelta di sviluppo rurale e culturale, Un’attenzione che risulta diametralmente opposta all’ ‘idea di trasformare l’area di Follonica in una discarica a cielo aperto con la presenza dell’inceneritore che impedirebbe la certificazione di biologico

11. ACQUA
L’acqua è nata libera, ma ovunque è in catene. L’acqua deve essere pubblica.

L’acqua è un bene inalienabile di tutti, deve essere pubblica e non deve essere sprecata.
Per questo proponiamo:

  • Gestione totalmente pubblica della distribuzione dell’acqua.
  • Bonifica delle falde e loro protezione dall’industria chimica di Scarlino
  • Nelle nuove costruzioni e nelle ristrutturazioni: obbligo del doppio circuito con acqua potabile per gli usi alimentari e non potabile per gli altri usi e filtri rompigetto
  • Obbligo, ove possibile, del recupero delle acque piovane in vasche di accumulo.
  • Definire una quantità pro-capite giornaliera minima gratuita e far pagare il surplus a costi crescenti in relazione alla crescita dei consumi.
  • Trattare le acque reflue scaricate nell’ambiente favorendo la diffusione dei sistemi di depurazione alternativi alla clorazione: fitodepurazione, osmosi inversa

12. AMBIENTE
L’ ambiente è l’unica vera eredità che lasciamo ai nostri figli

  • Particolare attenzione verrà riposta nel controllo della qualità dell’aria, con particolare riferimento alle polveri ultrasottili inferiori ai 10 micron.
  • Si cercherà di istituire un bacino comune di dati provenienti da Usl, Arpat, Università e laboratori privati al fine di favorire uno studio approfondito sulle possibili relazioni tra inquinamento e patologie.
  • Si punterà alla realizzazione di un piano antenne alternativo a quello attuale per ottenere l’installazione di un minor numero di antenne mantenendo la stessa copertura telefonica.

13. POLITICHE SOCIALI

FAMIGLIA
Proposte importanti di sostegno al nucleo familiare sono:

  • Facilitare l’accesso a punti di sostegno ed ascolto per famiglie in difficoltà soprattutto
  • nell’educazione e nella crescita dei figli;
  • Istituire un servizio gratuito di Mediazione Familiare in caso di separazione conflittuale in presenza di minori
  • Promuovere un piano di supporto mirato alle famiglie che assistono un malato
  • Strutturazione di corsi formativi per genitori
  • Agevolare l’accesso all’edilizia pubblica e privata per giovani coppie.

ASILI NIDO E PRIMA INFANZIA
Proposte a sostegno dell’infanzia:

  • Creazione di nidi-famiglia e ogni altra forma che ampli l’offerta degli asili nido ed agevolazione di servizi già operanti in altre realtà (donne che accudiscono presso il proprio domicilio contemporaneamente più bambini, vedi allegato 2, con prezzi calmierati su quelli degli asili pubblici, da contrattare in sede di autorizzazione (per non lasciare i singoli bisognosi da soli)
  • “Progetto Nonni”, che consisterà nella creazione di apposite ludoteche per minori, supportate da personale qualificato ma anche da anziani volontari formati, che avranno la possibilità così di prendersi cura dei bambini, favorendo in questo modo uno scambio generazionale e un supporto concreto alla prima infanzia;
  • Agevolazione del lavoro part-time dei genitori ottenendo convenzioni con strutture per l’infanzia anche per alcune ore.

MINORI
L’amministrazione dovrà attivarsi per favorire:

  • L’educazione al rifiuto delle dipendenze in generale (farmaci, alcool, droghe);
  • Il “Progetto Senza Età”, per coinvolgere ed integrare diverse età, in uno scambio generazionale proficuo, al fine di conoscersi e superare barriere psicologiche e pregiudizi, avviando attività culturali pomeridiane (teatro, corsi di lingua, informatica, arte e professioni);
  • L’attivazione di programmi di sensibilizzazione, di informazione e prevenzione per contrastare i fenomeni di violenza contro i minori attraverso la valorizzazione della persona;
  • Soggiorni culturali nel nostro territorio per minori, con interscambi in ambito scolastico;
  • Collaborazione con le istituzioni scolastiche per effettuare programmi di educazione civica, ambientale e culturale;
  • Convenzioni con palestre e centri sportivi per una corretta crescita psico-fisica;
  • Progetto “Famiglie per l’integrazione”: consiste nell’accoglienza di un bambino “straniero” anche per un pomeriggio la settimana in una famiglia residente nello stesso quartiere per favorire l’integrazione e la socializzazione del minore nel comune di appartenenza.

ANZIANI
In quest’ ottica gli ambiti di maggiore impegno risultano:

  • Valorizzazione della persona anziana nel proprio contesto familiare e nel territorio sociale
  • Supporti concreti per le famiglie che seguono i propri cari ultra-settantacinquenni o comunque bisognosi di assistenza, evitando il ricovero in strutture specializzate;
  • Collaborazione con le A.S.L., per migliorare ed incentivare l’assistenza domiciliare;
  • “sportello” di supporto dedicato alla popolazione anziana (ultrasettantenne) per accogliere e indirizzare correttamente le richieste;
  • Convenzioni con associazioni che operano nel campo dell’assistenza ed aiuto nei confronti delle persone anziane
  • Convenzioni con palestre e centri ricreativi per promuovere il mantenimento della salute psicofisica degli anziani
  • Agevolazione dell’accesso all’edilizia pubblica e privata alle famiglie con anziani e agli anziani autosufficienti.

PERSONE DIVERSAMENTE ABILI
Alcune proposte in tale settore sono:

  • eliminazione delle barriere architettoniche e verifica dell’accessibilità per uffici e locali pubblici, spiagge, con sanzioni per gli inadempienti.
  • Mappatura e diffusione delle informazioni relative alla disponibilità di tutte le associazioni di volontariato che operano nel territorio, al fine di conoscere e far conoscere le diverse iniziative
  • Formazione ed integrazione dei soggetti disabili, al fine di sviluppare ogni potenzialità per la vita indipendente
  • Potenziamento degli interventi di assistenza domiciliare
  • Istituzione di centri di sostegno alle famiglie con persone disabili, in modo che sia predisposta un’accoglienza flessibile
  • Progetti di soggiorni climatici per disabili integrati con animazione e attività motoria
  • Convenzioni con palestre e centri riabilitativi per il supporto durante tutto l’anno
  • Convenzioni con Associazioni che operano in tale settore al fine di creare una rete di sostegno per le famiglie che vivono queste difficoltà, (passeggiate, acquisto della spesa, visite mediche ed esami, fornitura di farmaci, etc).

IMMIGRAZIONE
L’immigrazione è uno dei fenomeni più rilevanti degli ultimi anni, destinato a modificare il territorio, la struttura dei servizi, l’organizzazione del mondo del lavoro, le politiche della casa. Considerando che nel nostro Paese c’è una pericolosa tendenza a creare una società di serie A e una di serie B, che noi non intendiamo favorire, anzi contrastare, per una semplice, ma essenziale questione di civiltà, ci attiveremo per:

  • promuovere iniziative di monitoraggio e assistenza per le vittime delle discriminazioni e di situazioni di violenza o di grave sfruttamento;
  • garantire la piena uguaglianza civile e giuridica agli immigrati regolari;
  • tutelare il loro diritto all’ assistenza sociale, sanitaria e abitativa e un pieno sostegno alla loro formazione professionale;
  • garantire il pieno acceso ai pubblici servizi grazie anche all’ aiuto di mediatori culturali e linguistici;
  • sostenere la necessità di istituire il diritto di voto esteso a tutti i residenti da 5 anni per ancorare i diritti di cittadinanza alla effettiva presenza di vita e di lavoro nel territorio e come prima tappa del riconoscimento delle diverse culture.

14. SCUOLA
Garantire l’ accesso alla cultura

Le nostre proposte sono:

  • Mettere a norma di sicurezza gli edifici scolastici adattandoli, inoltre, alle normative sul risparmio energetico
  • Creare una consulta dei genitori delle scuole del Comune al fine di coordinare le attività delle diverse scuole ed individuare problemi comuni
  • Creare un portale unico delle scuole del Comune,
  • Incoraggiare l’aumento di orario di apertura degli edifici scolastici
  • Impiegare il tempo scuola aggiuntivo per attività integrative: studio assistito, attività sportive e non, corsi di formazione e informazione sui temi dell’alimentazione, dell’ambiente e della salute in generale.
  • Riallacciare i rapporti con l’Università di Siena (o con Pisa) per ottenere corsi di laurea distaccati; ove questo non sia possibile reperire delle risorse da destinare al sostegno degli universitari follonichesi fuori sede.

15. SANITA’
Gestire l’esistente, progettare il futuro

Follonica ha un primato, poco invidiabile: è nella provincia di GR, nella Toscana e forse in Italia, l’unica città di oltre 22.000 abitanti a non avere un ospedale.
Dobbiamo perciò gestire l’esistente, ma non perdere le occasioni quando esse si presentino e rappresentino un reale miglioramento per la salute dei cittadini.

  • Partecipazione di tutti gli operatori sanitari (medici, paramedici, volontariato) alla individuazione delle problematiche e criticità esistenti nel territorio ed alla loro risoluzione condivisa. Tutta la programmazione degli obiettivi di salute e dei servizi per i cittadini dovrà adeguarsi ed essere pianificata secondo le esigenze attuali della popolazione residente
  • Acquisizione tramite l’ARS regionale delle statistiche delle cause di mortalità della città degli ultimi 10 anni, e creazione di un percorso per poter avere tempestivamente tali dati per il futuro, così da poter individuare ed isolare i pericoli per la popolazione.
  • La Società della salute dovrà divenire una Casa di vetro, con diretta partecipazione e controllo dei consigli comunali
  • Programma di educazione sanitaria (anche per le scuole) rivolto alla popolazione riguardante l’uso corretto dei farmaci, loro benefici e rischi.
  • Concertare con gli operatori sanitari le politiche di prevenzione.
  • Potenziamento e miglioramento dell’assistenza domiciliare assistenziale ed infermieristica, come supporto alle famiglie e prevenzione della non autosufficienza
  • Potenziamento, con i fondi regionali, delle strutture RPA (Residenze Protette per Anziani) del territorio, al fine di eliminare le liste di attesa.
  • Collaborazione con gli enti sanitari preposti, al fine di tutelare e difendere la L.194;

16. CULTURA

Follonica stenta a trovare una sua identità culturale dopo quella, forse ormai smarrita, di città operaia, nata attorno al complesso industriale dell’Ilva. Oggi la cultura follonichese è cambiata e si è indirizzata verso il turismo, che molto ha portato a questa città, ma che ha anche creato, con tutte le attività concentrate nei tre mesi estivi, non pochi problemi in termini di destagionalizzazione.

Proponiamo perciò:

  • Istituzione di un premio per tesi di laurea aventi come argomento il territorio follonichese nel senso più ampio del termine (storia, cultura, economia, ambiente, etc.).
  • Il sito dell’APT dovrà fornire servizi più ampi, come prenotazioni di visite e alloggi.
  • La città dovrà essere aperta a tutte le arti, con creazione di spazi per writers, buskers, spettacoli itineranti ed altre iniziative culturali recuperando, aree utilizzate poco o per niente.
  • Favorire o creare occasioni d’incontro tra i cittadini ed esponenti del mondo culturale, artistico ed accademico anche nei periodi non estivi
  • Recuperare qualsiasi tipo di memoria storica, rivolgendosi anche agli anziani della città

17. ANIMALI
Ogni animale ha diritto all’esistenza, al rispetto e alla protezione

Proponiamo quindi, seguendo questo principio:

  • L’ estensione a tutti i quartieri di zone recintate ed opportunamente attrezzate per far correre liberamente i propri cani. Ad oggi esiste solo un’ area per i cani che è assolutamente insufficiente.
  • La prevenzione del randagismo di cani e gatti, istituendo un servizio di sterilizzazione gratuita estesa anche agli animali domestici.

18. NAUTICA
Approdi sicuri per la nautica sociale

Dobbiamo registrare un’altra anomalia: Follonica è, sulla costa Toscana, l’unica città a non avere non solo un porto turistico, ma neanche degli approdi sicuri per la piccola nautica.
I problemi e la sopravvivenza di questa che potremmo chiamare nautica sociale, devono essere risolti attraverso la partecipazione dei circoli operanti da anni nel nostro comune (Circolo Cala Violina e Associazione Protemare) e con l’individuazione delle aree (foce Petraia e foce Cervia) per la costruzione di approdi protetti e opportuni rimessaggi per le piccole imbarcazioni, secondo progetti già approvati, ma ancora mai realizzati.
Lo stesso approccio sarà utilizzato per la risoluzione dei problemi della vela con la partecipazione delle due associazioni esistenti Club Nautico Follonica, e Gruppo Vela Lni
19. BENI COMUNI
I beni comuni non si dismettono.

No alla cessione della Colonia e degli altri edifici pubblici, che sono da destinarsi al sociale.
Priorità alla puntuale manutenzione dell’esistente rispetto a nuovi progetti (costa meno mantenere che ricomprare)
Spiagge libere attrezzate da recuperare con barriere e ripascimenti
20. RIVISITAZIONE POLITICA DEL TERRITORIO
Accorpamento comuni

Progetto di fusione, se condivisa dai cittadini, ed approvata tramite referendum, con i comuni limitrofi al fine di ottenere:

  • Risparmio delle spese
  • Migliore integrazione di comunità fortemente connesse
  • Possibilità di un miglior controllo delle ricadute economiche e sanitarie, sulla popolazione e sulle scelte industriali operate nel territorio
  • Maggiore forza decisionale sul controllo delle scelte operate sul territorio (vedi inceneritore, autostrada, ospedale…)
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